La potatura dell’olivo

Spesso andiamo nei nostri terreni a controllare lo stato delle piante e può capitare che queste abbiano bisogno di essere potate.

Con la potatura di riforma si abbassano gli alberi all’altezza dei primi rami, dando alla pianta una forma equilibrata. Si mantiene un’altezza massima di sei metri comprese le fronde. Si eliminano i rami all’interno della chioma e si ottiene una forma a vaso. Si sfoltiscono le fronde e si fa in modo che ogni ramo abbia il suo spazio per svilupparsi meglio ed essere più sano e resistente alle malattie fungine, come fumagine e occhio di pavone. Si previene l’eventuale sviluppo di parassiti animali portando via i rami tagliati.

Potate in questo modo le piante saranno più accessibili e lavorabili da terra e si evita l’uso di scale.

Con la potatura di rigenerazione si taglia il fusto alla base se i primi rami sono ad un’altezza superiore ai cinque metri e se il fusto è corroso dalle malattie fungine. Dal ceppo in poco tempo nascono i polloni, che saranno selezionati in base a come sono disposti e a quanto sono floridi, lasciandone 4 o 5, per poi arrivare a 2 in una seconda selezione dopo alcuni anni. Questi polloni saranno le nuove piante.

Con la potatura periodica, si sfoltisce la fronda, detto al nostro modo “pulì u brüttu”, per arieggiare i rami e guidare la crescita della pianta in modo da poterla lavorare al meglio.